Laboratorio di acquacoltura - avannotteria
Chiudere il cerchio: dall’uovo all’adulto
Il cefalo da bottarga, Mugil cephalus, è una specie ittica marina che negli ultimi decenni ha acquistato una grande importanza in tutto il Mediterraneo. Specie cosmopolita, il cefalo ha abitudini alimentari onnivore, è a bassa trofia e per questo la sua dieta richiede una minore quantità di proteine animali e quindi di oli e farine di pesce. Inoltre, è eurialino e sopporta senza difficoltà ampie variazioni di salinità. Per questi motivi, viene considerato un pesce altamente versatile e adatto ad essere allevato in molteplici condizioni.
Dal punto di vista economico, il cefalo riveste un ruolo fondamentale per l’economia mediterranea in quanto dalle sue gonadi, salate ed essiccate, si produce la “bottarga”, un prodotto gastronomico considerato di lusso visto il costo al quale viene venduto. In Sardegna, la bottarga viene attualmente prodotta da esemplari di femmine pescate presso i lavorieri, collocati nella bocca delle lagune, durante la naturale migrazione riproduttiva verso il mare che avviene alla fine dell’estate. Negli ultimi decenni, questa continua pesca di femmine mature proprio all’inizio del periodo riproduttivo ha portato ad un depauperamento degli stock selvatici e alla necessità di investire risorse nella ricerca scientifica per chiudere il ciclo vitale in allevamento, controllare la riproduzione in cattività e allevare le larve ottenute fino alla fase giovanile e adulta.
Nell’avannotteria della Fondazione IMC si lavora sull’ottimizzazione delle metodologie per il controllo della riproduzione in ambiente confinato, così come sul miglioramento dei protocolli di allevamento larvale e di produzione di cibo vivo per le larve stesse, con l’obiettivo di stimolare la produzione del cefalo in acquacoltura, e al contempo produrre individui giovanili da immettere in natura con scopi di ripopolamento attivo della specie.